8.5.12

A reti unificate

Non conosco i dettagli della discussione, il "casus belli", ragion per cui non ci entrerò neppure: ma aderisco con piacere ad una iniziativa-manifesto sulla diversità: di idee, di opinioni, di interpretazioni. Lo faccio ricorrendo ad una delle "101 storie Zen" di Adelphi Editore. 
Illuminante.
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26. Dialogo commerciale per avere alloggio

Qualunque monaco girovago può fermarsi in un tempio Zen, a patto che sostenga coi preti del posto una discussione sul Buddhismo e ne esca vittorioso. Se invece perde, deve andarsene via.
In un tempio nelle regioni settentrionali del Giappone vivevano due confratelli monaci. 
Il più anziano era istruito, ma il più giovane era sciocco e aveva un occhio solo.
Arrivò un monaco girovago e chiese alloggio, invitandoli secondo la norma a un dibattito sulla sublime dottrina. Il fratello più anziano, che quel giorno era affaticato dal molto studio, disse al più giovane di sostituirlo. «Vai tu e chiedigli il dialogo muto» lo ammonì.
Così il monaco giovane e il forestiero andarono a sedersi nel tempio.
Poco dopo il viaggiatore venne a cercare il fratello più anziano e gli disse: «Il tuo giovane fratello è un tipo straordinario. Mi ha battuto».
«Riferiscimi il vostro dialogo» disse il più anziano.
«Beh,» spiegò il viaggiatore «per prima cosa io ho alzato un dito, che rappresentava Buddha, l'Illuminato. E lui ha alzato due dita, per dire Buddha e il suo insegnamento. Io ho alzato tre dita per rappresentare Buddha, il suo insegnamento e i suoi seguaci, che vivono la vita armoniosa. Allora lui mi ha scosso il pugno chiuso davanti alla faccia, per mostrarmi che tutti e tre derivano da una sola realizzazione. Sicché ha vinto e io non ho nessun diritto di fermarmi». E detto questo, il girovago se ne andò.
«Dov'è quel tale?» domandò il più giovane, correndo dal fratello più anziano.
«Ho saputo che hai vinto il dibattito».
«Io non ho vinto un bel niente. Voglio picchiare quell'individuo».
«Raccontami la vostra discussione» lo pregò il più anziano.
«Accidenti, non appena mi ha visto lui ha alzato un dito, insultandomi con l'allusione che ho un occhio solo. Dal momento che era un forestiero, ho pensato che dovevo essere cortese con lui e ho alzato due dita, congratulandomi che avesse due occhi. Poi quel miserabile villano ha alzato tre dita per dire che tra tutti e due avevamo soltanto tre occhi. Allora ho perso la tramontana e sono balzato in piedi per dargli un pugno, ma lui è scappato via e così è finita».

35 commenti:

  1. caro Massimo, ma qui si copiano le storielle dei frati francescani che mi raccontava mio padre, situandole in paesaggi buddhisti. Te la ri-racconto io, in paesaggio maremmano.
    Tra Domenicani e Francescani correva antica antipatia, perché i primi si ritenevano più dotti ma i secondi più veri. Si arrivò a una disfida teologica, da farsi solo a gesti. Il più sapiente dei Domenicani affrontò il cuoco dei francescani, perché il Padre Priore accusò un malore. Quando il Domenicano tornò affranto al convento dichiarò:" oh. il cuoco mi ha battuto!"
    Sbalordimento. ma come è andata?
    "Beh, ho cominciato io e gli ho mostrato una mela, il frutto del peccato...e lui m'ha mostrato un pezzo di pane, la divina Eucarestia salvifica! Ineccepibile! Allora ho alzato un dito- Dio è uno- e lui ha controbattuto alzando due dita -Padre e Figlio. E io, trionfante, ho alzato tre dita, eh, la Trinità..e quel villano fottuto ha fatto un gesto che non ho saputo interpretare...e mi sono arreso.-
    Il cuoco francescano tornò contento. -" Una bischerata e io che credevo chissà che.. Il dottore domenicano m'ha mostrato una mela- bona, me la mangio col pane! C'è rimasto male e m'ha tirato su un dito -ti cavo un occhio!- e io, te ne cavo due! E lui, te ne cavo tre! E io, in culo, d'occhi ce n'ho due soli! Oh, s'è arreso!"

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  2. Paolo, è godibilissma anche nella versione francescana. Il che potrebbe riaprire anche il discorso su quanto le grandi religioni finiscano con l'assomigliarsi per molti aspetti, tra cui anche quelli apparentemente più ridanciani....

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  3. Sì, d'accordo.
    Ma a me rimane una domanda senza risposta: a quale "casus belli", a quale iniziativa-manifesto sulle diversità ti riferisci?

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    1. Bene, adesso si spammano anche i miei stessi commenti...dicevo che tutto nasce da una segnalazione di Lindadicielo, rispetto ad una vicenda che ha visto uno scambio di opinioni piuttosto accese tra bloggers fino all'insulto personale, se ho ben capito la vicenda. Mi è stato chiesto se volevo scrivere un qualcosa anch'io sulla diversità, e la storia Zen mi è sembrata cadere "a fagiuolo".

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  4. Bella ed istruttiva! ;)

    Sono felice della tua partecipazione all'Onda, Max, anche se il tuo blog è davvero, da sempre, l'icona della buona educazione, del dialogo e del rispetto.
    Un abbraccio!

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    1. Linda, grosso merito è anche vostro, dato che non si è (quasi) mai trasceso, mi pare, a parte alcuni eccessi ai tempi di splinder di cui temo di pagar ancora le conseguenze.

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  5. Dammi un "aiutino", non so come soggettivare questa bella ed eloquente storiella!
    (forse ci devo pensare ancora un po' su, intanto vi seguo)
    Ciao

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  6. OK. ci sono: é veroooo!!!
    Dopo la festa ognuno vedendosi protagonista dà la sua versione di vincente!
    "Ho vinto qualcosa?"

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    1. Cle, è la bellezza delle storie Zen, come può essere, per certi versi, la lettura della parabole nei vangeli: il fatto narrato serve ad aprire la mente, a vedere ciò che a prima vista è invisibile agli occhi, a sviluppare consapevolezza ed empatia. In chiave Zen, non hai vinto qualcosa, ma non hai perso niente.....

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    2. La storia la conosco. Conosco anche quale valore ha, ma non capivo a cosa tu la rapportassi.
      NIENTE, HO VINTO NIENTE!!

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    3. Cle, meglio vincere niente che perdere tutto..... ;-)

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    4. :D!MANNACCIA A MORT E AL MIO TOUCH SCREEN!
      non avevo letto bene la prima parte del testo, auto- bacchettata.
      Ora devo ringraziarti per le tue pillole di saggezza, da me molto gradite e...
      TANTA SOLIDARIETA' PER LA CARA E GENTILE AMICA L I N D A

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    5. Cle, se fossi un credente, penserei che le tastiere TS siano uno dei trabocchetti che Dio dissemina lungo il cammino che conduce alla Vita Eterna... :)

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  7. Anche io la conoscevo con una variante (ti metto un dito nell'occhio, due, etc...)
    Ed è sempre molto bella! Grazie della partecipazione! (E sono contenta di avere avuto l'occasione di curiosare un po')

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    1. Povna, in effetti è una bella occasione di allargare il proprio orizzonte incontrando nuovi diarii e nuove persone, per approfondire chi si conosce per averne letto in giro commenti e idee profondissime (ti sono grato per una tua splendida recensione da vera cinefila(. Grazie anche a te pr la presenza.

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  8. Ah beh, senza scomodare storie e storielle, te ne posso raccontare una vera. Nella nostra scuola abbiamo un corso a indirizzo musicale, con strumenti professionali quali violino, pianoforte, chitarra e flauto e tanto d'orchestra e direttore d'orchestra. Qualche anno fa, alle prove di uno spettacolo, io seguivo il reparto percussioni e una mia collega partecipava con il coro. Ad un certo punto il direttore aveva chiesto all'orchestra di suonare più piano perchè copriva il coro. A me era sembrata una richiesta del tutto normale in quanto è chiaro che molti strumenti musicali possono coprire un coro senza microfono di fanciulli, che non sono nemmeno cantanti professionisti. La mia collega invece si era offesa e ne aveva dette di tutti i colori al direttore, perchè aveva interpretato la sua richiesta come "Il tuo coro non è capace di cantare, per questo non si sente" e poi aveva aggiunto che il direttore voleva boicottarla perchè era geloso di lei dato che aveva ricevuto i complimenti dal preside proprio per il suo coro, che cantava magnificamente.
    Insomma, ne era nato un incidente diplomatico, ma io continuo a pensare che la richiesta del direttore non fosse affatto offensiva e che non sottintendesse alcun significato recondito.

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    1. Beh, Kate, i musicnti sono una razza strana...Scherzo, ovviamente, ho un polivalnte amico maestro di musica, nonchè prof alle medie, che quando organizza il coro si arrabbia con l'orchestrina, mentre quando dirige l'orchestrina spara a zero sul coro....Ci può stare: ma dal tuo racconto ritengo giusta, per quanto se ne possa capire a distanza, la tua ipotesi.

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  9. Sono richieste consuete, quando si prepara uno spettacolo: ho visto con i miei occhi, in una trasmissione televisiva che filmava le prove del Macbeth di Verdi, il direttore Muti chiedere all'orchestra di suonare più piano sennò coprivano il soprano - che non era affatto afona. Peraltro l'orchestra non fece nessuna storia e si limitò, appunto, a suonare più piano in quel punto. Insomma, le prove si fanno anche per questo, no?

    (la storia sen, oltre che bella, è molto, molto adatta...)

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  10. Buongiorno, Murasaki. Quello che scrivi sulle prove d'orchestra è quanto mai vero: io ho avuto la fortuna di sentire un celebratissimo Maestro fare provare alla sua celebratissima orchestra una partitura di Lucio dalla, tra il serio ed il faceto, sempre a proposito di allargare i propri orizzonti.

    [mi piace che la storia zen piaccia..sono tempi in cui una serenità di stampo tibetano è un'arma di sopravvivenza...]

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  11. è bellissima. E la dice lunga su quanti malintesi si possono creare per un nonnulla. grazie.

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    1. In effetti, se nelle nostre vicende quotidiane riuscissimo a guardarci dal di fuori, spesso i nostri atteggiamenti cambierebbero....
      Grazie della visita.

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  12. ovvero: non esiste un solo modo di guardare le cose.
    ^_^

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    1. ....e neppure di capirle, cara barbara.... :)

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  13. mi ricorda il dialogo: vet a pess? no, a vag a pess
    pess: pesci/pezzi
    ciao

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    1. Acc, Yet: qui la usano con il "vedar" (= vedere/vetro). Esempio: vag a vedar (to'su i guanti...)

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  14. Istruttiva e molto. Te la rubo per uso didattico.

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    1. Diffondi pure, caro Mel: qualunque cosa possa allargare l'orizzonte mentale deve essere pubblicizzata al massimo.

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  15. Molteplicità di vedute? Bella

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    1. Eh, le storie Zen hanno questo potere attrattivo...mi piace che ti sia piaciuta...

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  16. E pensare che tra quei due c'era solo silenzio... ;)

    Baci Massimo :)

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    1. Pensa se si fossero gridati addosso vicendevolmente.. :)

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  17. ma caro amico mio...
    ignara di questo tuo trasferimento...

    da un po' che non ti leggo... mea culpa,
    ma ciò non toglie che ti voglio abbracciare e ora aggiorno pure il tuo link...

    bello tu!!!!
    m.

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    1. Carissima, che piacere ritrovarti qui. Il tempo tiranno mi impedisce di spaziare come vorrei...c'è del bello in questi approdi, ritorni e reincontri che nulla hanno di casulae. Ti abbraccio.

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  18. Non la conoscevo e ti ringrazio per averla postata.

    Leggevo e pensavo che si può definire "la cronaca degli accordi del parlamento europeo"

    Buona giornata Masso ;-))

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  19. Tina, ti confesso che una certa tentazione di applicare alle vicende politiche il succo di certe storie Zen ce l'ho avuta anch'io: poi ho pensato che applicare una nobilissima arte di pensiero a certi figuri che vedi nei dibattiti politici in tv sarebbe come trasformare il Ristorante Dl Cambio in un Mac.........

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